Gregorio Sella

Nel fondo sono conservate le carte del terzo ramo della famiglia Sella con particolare riferimento al “Lanificio Giovanni Giacomo Sella” poi “Giovanni Giacomo e dal 1837 Fratelli Sella” ed infine “Fratelli Sella”. Le principali serie in cui è diviso sono: Carte ascendenti e collaterali Gregorio Sella; Carte battitore – Lanificio – Ragioni di negozio; Carte della comunità delle Valli di Mosso; carte discendenti ed eredi Gregorio Sella; Carte famiglia Bertolazzo e Bella-Fabar; Carte gestioni immobiliari; Carte gestioni patrimoniali; Carte Gregorio Sella; Carte Gregorio Sella – vertenza “legittima”; Carte legali-giudiziarie (atti di causa, etc..); Carte Pietro Sella; Carte ramo II famiglia Sella; Carte ramo III famiglia Sella. Di particolare interesse sono le carte relative a Pietro Sella e alla sistemazione della nuova fabbrica (ex cartiera Serramoglia in Crocemosso) ove nel 1817 sono posizionate le mule-jenny della Rivoluzione industriale portate dal Belgio. Sono conservati documenti amministrativi, contabili, inventari di fabbrica, contratti di capi-operai del lanificio, carte relative ai precedenti passaggi di proprietà della cartiera Serramoglia.

Di rilevante interesse la serie relativa a Gregorio Sella (1815-1862). Dal 1832 dirige il reparto di tintoria dell’azienda paterna di cui diviene unico proprietario. La ditta, tra le maggiori del Biellese, sotto la sua direzione conosce un ulteriore periodo di grande sviluppo. Gregorio Sella si dedica allo studio della chimica tintorica, dell’ economia politica e dell’ agronomia: numerosi furono i suoi scritti. Fu attivo anche dal punto di vista sociale e politico; si adoperò a favore della Società per l’avanzamento delle Arti, Mestieri e dell’Agricoltura di Biella e provincia di cui fu consigliere e poi vicepresidente.  Fu deputato alla Camera per il Collegio di Bioglio nel 1849 e nel 1853 ma si dimise nel 1854 per poi essere rieletto nel 1860. Da parlamentare portò avanti le sue idee contro la politica economica del liberismo.

Archivio documentario

Estremi cronologici: 1668 – 1910

Consistenza:46 mappe, planimetrie e disegni, 150 mazzi, 36 registri