Federico Maggia

Autoritratto

 

 

 

 

 

 

 

Data nascita20-08-1901
Data morte23-10-2003
Luogo nascitaBiella
Luogo morteBiella

Federico, nipote di Gaspare, tra i maggiori architetti neoclassici di Biella, e figlio di Salvatore, ingegnere specializzato nella costruzione di linee ferroviarie, si iscrive nel 1919 – 1920 al Politecnico di Torino. Si laurea, nel 1925, con un progetto sulla costruzione di una linea ferroviaria tra Biella e Ivrea, compresa una galleria sotto la Serra. L’anno successivo entra nel Municipio di Torino, progetta il palazzo del pesce all’interno del Mercato coperto di Porta Palazzo.

Nel 1927 si trasferisce definitivamente nella sua città natale, inizia con rilievi della casa di famiglia e con gli stabili del Lanificio Maurizio Sella in riva al torrente Cervo. Da questo momento la sua attività professionale non conosce più tregua. Nel 1954 costruisce la palazzina Maggia in via Cavour quale sede dei suoi uffici, qui, come quasi sempre nella sua attività, progetta palazzi privi di cornicioni, con la facciata a filo del tetto. Il materiale per questa facciata è il travertino. Progetta anche le ville di Giorgio Sella e nel 1939 la villa Sormano. Nei lavori disegna i progetti in scala di 10 o 20 per i particolari e di 100 per l’insieme, il totale degli incarichi è di circa 3000. Esegue numerose opere pubbliche, ma mai per il suo paese d’origine Pettinengo, e progetta diversi edifici industriali. Per il Comune di Biella vanno ricordati i bagni pubblici e il complesso di case per i dipendenti comunali di via Tripoli. Gli viene affidato l’incarico anche per il nuovo piano urbanistico della città. Per questo importante incarico cerca di ottenere la collaborazione di Giò Ponti, ma l’architetto milanese declina l’offerta, chiama allora il torinese Levi Montalcini, l’anno è il 1961. Partecipa anche a diverse commissioni edilizie, stila collaudi e perizie. Suoi lavori sono presenti nel Biellese, ma anche in diverse regioni italiane e in alcuni stati esteri (Messico, Brasile, Israele, Kenya).

Accanto all’attività professionale sviluppa una grande passione per la fotografia. Esercita tale passione in due differenti momenti, il primo, utilizzando macchine a lastre costruite da lui, va dal 1912 al 1932, il secondo, dal 1961 al 1985, mostra una grande competenza tecnica e formale.